lunedì 30 novembre 2015

Storia della Fotografia

 Questo ultimo mese in classe con il nostro professore abbiamo trattala storia della fotografia.
La parola fotografia deriva dal greco photos (luce) e graphia (scrittura).Vuol quindi dire scrittura con la luce.
 Un modo per scrivere con la luce nasce già nell’antichità con la camera oscura, un particolare strumento grande come una stanza, in cui un raggio di luce passa attraverso un foro nella parete, e proietta sulla parete opposta l’immagine capovolta dell’oggetto che c’è all'esterno. Veniva usata dai pittori in modo da riportare quadri più realistici, ma rimaneva il problema di fissare l’immagine senza il bisogno di pitturarla.
Questo viene risolto all’inizio del XIX dai francesi Louis-Jacques Mandè Daguerre e Nicèphore Niepce,che nel 1829 si trovano a Parigi e iniziano a lavorare insieme.
Ma sfortunatamente N. Niepce muore nel 1833 e quindi solo L. J. M. Daguerre riesce a prendersi il merito dell'invenzione del primo dagherrotipo avvenuta nel 1837. 
 Le prime fotografie infatti prendono il suo nome, sono i Dagherrotipi, immagini fissate su una lastra d’argento, che venivano sensibilizzate con i vapori di iodio, poi esposte alla luce in camera oscura per ricavare un'immagine che solo se si mette a contatto con i vapori di mercurio si può vedere; quest'immagine viene detta "latente", poi il fissaggio dell'immagine lo fa con l'iposolfito.   
I dagherrotipi però sono immagini singole, di cui non si possono avere delle copie.
Questo problema viene risolto poco dopo l’invenzione del dagherrotipo dall’inglese William Henry Fox Talbot, che inventa l’attuale negativo, mettendo a contatto vari oggetti, inizialmente chiamato calotipo, grazie al quale si può fare un numero infinito di copie con un singolo scatto fotografico. 
Da qui nasce la prima vera fotografia.
Tutti capiscono l’importanza innovativa di questa invenzione,che fa subito il giro del mondo, e quante cose si possano realizzare grazie ad essa. Per ricordare qualcuno con un immagine, non serve più un lungo e costoso ritratto. Nascono così molti studi fotografici.
Nel 1845 Eugène Disderi inventa la Carte de visit, o carta da visita, immagine con un formato di 6x9 cm, con il ritratto del committente, che può essere stampata anche in tante copie su un unico foglio. Le carte da visita sono molto economiche e tutti possono averne una, così diventano presto una moda.
Verso il 1880 la fotografia viene usata in modi diversi:
-come strumento scientifico;
-per documentare fatti, persone o cose;
- nell’arte, come nell’impressionismo per cogliere l’attimo fuggente;
-come forma d’arte.
Nel 1888 la fotografia diventa ancora più facile ed economica, perché l’americano George Eastman inventa la prima macchina fotografica portatile, la “Kodak”.


"Nicèphore Niepce"
La prima fotografia di N.Niepce "Veduta dalla finestra di Graz" 
 Louis-Jacques Mandè Daguerre  

Calotipo di L.J.M.Daguerre: "Vista di Boulevard du temple". Esposizione 30 minuti per cui non si riesce a vedere il traffico della città.

William Henry Fox Talbot
A sinistra un negativo di Talbot e invece a destra un positivo






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